diritti donne
Progetto

BRIGHT per i diritti delle donne lavoratrici

Creare forme inclusive di governance per i cittadini “mobili”

*cittadini e cittadine dell’UE residenti in un altro paese dell’Unione

Diritti delle donne
Sfruttamento del lavoro femminile
Violenza sulle donne migranti

Partner

ALDA- Associazione Europea per la Democrazia Locale, Centru Partenariat Pentru Egalitate (CPE), Center for Sustainable Communities Development, Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA-PB), LABSUS- Laboratorio per la sussidiarietà

Donatore

Commissione Europea-DG Giustizia e Consumatori, Intesa Sanpaolo Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale (cofinanziamento), Unione Buddhista Italiana (cofinanziamento)

Stakeholders

Unioni dei lavoratori, Organizzazioni della società civile, Datori di lavoro

Obiettivo del progetto

Vogliamo migliorare la consapevolezza e l’esercizio dei diritti europei di cittadinanza UE e la partecipazione civica e politica di donne lavoratrici rumene e bulgare nel Sud Italia.

Sintesi del progetto

Il progetto prevede azioni di formazione e sensibilizzazione dirette a donne rumene e bulgare impiegate nel settore agricolo in Italia e nei paesi di origine sui diritti di cittadinanza, il mercato del lavoro e le competenze trasversali; la ricerca e mappatura dei bisogni specifici di questo gruppo target e la sperimentazione di Accordi di partenariato Pubblico-Pubblico tra istituzioni locali, cittadini/e mobili, datori di lavoro, sindacati e associazioni del terzo settore per migliorare l’accesso delle donne a servizi che rispondano ai loro bisogni.

Analisi di contesto

Nonostante i progressi nella promozione dei diritti europei di cittadinanza dei cosiddetti cittadini mobili, rimangono dei gap in termini di consapevolezza di alcuni di questi diritti e di partecipazione alla vita democratica europea (Report Annuale sulla Cittadinanza, 2017, UE). La consapevolezza civica e la partecipazione dei cittadini e delle cittadine mobili è cruciale perchè ha un impatto diretto sul loro benessere e sulla loro integrazione nei paesi di residenza. Ciononostante, questi ultimi, soprattutto se impiegati in settori sottopagati e poco regolamentati, sono scoraggiati dal partecipare ad attività civiche e politiche nei paesi di residenza a causa della mancanza di informazioni e di altre barriere alla loro partecipazione.

Puglia, Italy

Calabria, Italy

Romania

Bulgaria

Il progetto è realizzato principalmente in 3 Paesi europei: Italia, Bulgaria e Romania.

Periodo di implementazione

01/11/2019 - 28/02/2022

Destinatari

Diretti

  • 8 donne bulgare e rumene leader di comunità
  • 400 donne bulgare e rumene consapevoli dei diritti di cittadinanza
  • 60 donne bulgare e rumene diventano mediatrici del lavoro
  • 20 unioni di lavoratori, datori di lavoro cittadini e 5 autorità locali sperimentano i Patti di collaborazione

Indiretti

  • 800 donne bulgare e rumene
  • 250 autorità nazionali ed europee

 

Strategia di progetto

Attività

  • Mappatura di utenti e servizi
  • Circoli Reflection-Action
  • Formazione di donne leader comunitari
  • Incontri di sensibilizzazione (Romania e Bulgaria)
  • Formazione di mediatori del lavoro (Romania e Bulgaria)
  • Formazione sui Patti di collaborazione 
  • Sperimentazione dei Patti di collaborazione

Outputs

  • 80 donne partecipano ai circoli Reflection-Action
  • 8 donne rumene e bulgare leader di comunità 
  • 400 donne rumene e bulgare informate sui diritti europei di cittadinanza 
  • 60 donne mediatrici del lavoro
  • 20 rappresentanti di unioni di lavoratori, datori di lavoro cittadini e 5 autorità locali sperimentano i Patti di collaborazione

Risultati attesi

  • Le donne migliorano la capacità di partecipare ai processi decisionali e di rappresentare i bisogni della comunità
  • Le donne sono soddisfatte dei servizi implementati con i Patti di collaborazione 
  • Le donne rumene e bulgare nei paesi d’origine hanno migliorato la conoscenza dei diritti europei di cittadinanza, dei canali di impiego formali e informali e delle istituzioni
  • Le autorità locali raggiunte dal progetto migliorano la comprensione e vogliono sperimentare i Patti di collaborazione

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