Aiuto umanitario

L’aiuto umanitario rappresenta uno dei quattro pilastri dell’azione di ActionAid, che è stata presente nelle maggiori crisi umanitarie degli ultimi anni, dal terremoto di Haiti del 2010 a quello del Nepal del 2015, dal ciclone nelle Filippine del 2013 fino alla crisi dei rifugiati Rohingya al confine tra Bangladesh e Myanmar e a tutte le emergenze causate dai cambiamenti climatici, come le siccità ricorrenti dell’Africa Sub-Sahariana e le alluvioni in Pakistan, India, Malawi/Mozambico e recentemente in Bangladesh. 

Il nostro approccio nel lavoro in emergenza

Le linee d’azione principali di ActionAid nella risposta alle crisi si ispirano all’approccio basato sui diritti umani (Human Rights Based Approach- HRBA), con un focus specifico sul rafforzamento delle capacità dei soccorritori locali e la partecipazione delle comunità colpite nell’affrontare i bisogni umanitari, in linea con il Grand Bargain. Disastri, crisi e conflitti hanno un effetto sproporzionato sulle donne: ne aumentano la probabilità di violazioni dei diritti e spesso le escludono dall’accesso all’aiuto. Per affrontare questo problema, ActionAid si concentra, in particolare, sul coltivare la leadership delle donne e promuovere la loro inclusione nei processi decisionali per un ruolo attivo nelle risposte umanitarie.  

I settori d’intervento

Negli anni abbiamo costruito una solida competenza in questi settori:

• Protezione 
• Cash Transfer 
• Sicurezza Alimentare
• Educazione in Emergenza 
• Acqua e igiene 
• Disaster Risk Reduction  

Paesi dove lavoriamo

Abbiamo progetti in diversi Paesi tra cui Myanmar, Bangladesh, Etiopia, Somaliland, Repubblica Democratica del Congo, Palestina.

I nostri principali finanziatori e partner

Abbiamo ricevuto fondi dalla DG Protezione civile e operazioni di aiuto umanitario europee (DG ECHO), Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. 

Possiamo contare su partnership consolidate con, tra gli altri, Plan International, ChristianAid, World Vision, Cesvi, e Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli (CISP).