Progetto

Cre.Di.M.I. (Creare Distretti Micro per l’Inclusione)

Attivismo
Partecipazione Civica
Welfare di comunità

Partner

CIOFS, ARCI, Liceo Volta, Istituto Tecnico Galileo Ferraris

Stakeholders

Associazioni del territorio, Comune, Asp

Obiettivo del progetto

Vogliamo costruire una comunità educante partecipata, stabile e sostenibile, attraverso la creazione di un microdistretto multistakeholder composto da una rete diversificata di soggetti per avviare sinergicamente processi educativi integrati rispondenti ai bisogni multidimensionali.

Sintesi del progetto

Il progetto intende SVILUPPARE UN MICRODISTRETTO, UN HUB SOCIALE DIFFUSO capace di mettere a sistema diversi servizi e attori del territorio, per offrire una pluralità di risposte ai fabbisogni eterogenei e complessi, in particolare dei giovani nei quartieri di Modena-SanSperato-Ciccarello-SanGiorgio Extra. La costruzione del microdistretto si fonda sul radicamento nel territorio dei partner, tuttavia non ancora nodi di una rete necessaria.

Analisi di contesto

Il progetto interviene nell’area periferica a sud della città di Reggio Calabria (Modena-San Sperato-San Giorgio-Ciccarello) che conta più di 15.000 residenti, di cui 3.056 tra 0-17 anni (dato aggiornato al 2017) e PRESENTA UNA SITUAZIONE SOCIO-DEMOGRAFICA, ECONOMICA E ABITATIVA MOLTO COMPLESSA: zone ghetto abitate soprattutto da famiglie ROM; edifici di prevalente edilizia pubblica occupati nel tempo, abusivamente, da soggetti di ‘ndrangheta e di criminalità comune; un’ex polveriera dove nel tempo si è insediata una baraccopoli con ancora 16 famiglie costrette a vivere in condizioni insalubri, a cui si contrappongono dignitosi complessi residenziali di più recente costruzione.

Reggio Calabria, Italy

Periodo di implementazione

01/02/2023 - 01/02/2025

Destinatari

Diretti

  • 15 giovani e 15 adulti per le attività comunity building;
  • 20 giovani tra quelli che seguono il community building e altri provenienti dalle scuole partner di progetto che partecipano agli eventi di rigenerazione
  • 7 tra giovani e adulti nella governance del PEC

Indiretti

  • 120 minori coinvolti
  • 30 genitori
  • 30 insegnanti

Strategia di progetto

Attività

  • avvio della creazione della micro-rete
  • sensibilizzazione e coinvolgimento di minori e famiglie, in particolare persone e gruppi che versano in condizioni di fragilità
  • formazione in community building per giovani e adulti
  • laboratorio di coprogettazione della micro-rete con le istituzioni del territorio con l’obiettivo di ampliare e integrare l’offerta dei servizi
  • recupero urbanistico-sociale mediante laboratori orientativi e formativi di strada

Outputs

  • report con mappatura e analisi degli stakeholder e interpretazione del contesto giovanile
  • 120 giovani identificati e agganciati; 30 genitori identificati e agganciati
  • 30 giovani e adulti formati/e e accompagnati/e, di cui 5 con il ruolo di “sentinelle”
  • patto educativo di comunità (PEC) siglato; 1 marchio Cre.Di.Mi coprogettato e diffuso; 1 organo di governo di ca. 7 persone costituito e attivo; un programma di azione del microdistretto; 1 report di modellizzazione
  • almeno n.2 beni comuni valorizzati, 20 giovani identificati e agganciati

Risultati attesi

  • raccogliere informazioni aggiornate sul possibile contributo di ciascun attore alla comunità educante; sensibilizzare gli attori stessi; intercettare nuovi attori.
  • sensibilizzazione e coinvolgimento di giovani e adulti sul territorio, affinché partecipino attivamente alla costruzione del patto e al funzionamento del microdistretto secondo 3 modalità: a) animazione sociale di strada, b) azioni di sensibilizzazione nelle scuole della rete di progetto c) sensibilizzazione delle associazioni, dei gruppi informali del territorio e dei servizi sociali
  • potenziare le competenze di/delle giovani (16+) e di adulti della comunità educante per metterli in grado di partecipare alla costruzione e alla vita del microdistretto diventando operatori/trici territoriali.
  • design e finalizzazione del PEC; integrazione e messa a sistema dei servizi del microdistretto come ad esempio l’apertura di punti informativi/orientativi (fisici/virtuali), la creazione di un sistema di scambio di dati per contrastare la dispersione e l’abbandono scolastico, una programmazione condivisa di attività extrascolastiche rivolte ai giovani e tavoli di coordinamento per la coprogettazione di interventi sul territorio identificazione di spazi per azioni di recupero urbanistico
  • identificare 1 o 2 beni comuni presenti sul territorio che possano diventare dei poli di attrazione ed aggregazione della comunità; un gruppo di circa 20 giovani tra quelli intercettati partecipa ad un ciclo di 5 incontri per realizzare le azioni di valorizzazione dei beni con il supporto di un’azienda tutor-formativa

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