Progetto

Emergenza Gaza: Intervento di primo soccorso per la popolazione sfollata a causa del conflitto

Diritti delle donne
Protezione

Partner

ActionAid Palestina, Palestinian Developmental Women Studies Association (PDWSA)

Stakeholders

Ministero dello Sviluppo Sociale, Organizzazioni della società civile locali

Obiettivo del progetto

Vogliamo fornire un supporto psicosociale e materiale di emergenza alle donne sfollate e alle loro famiglie nella Striscia di Gaza.

Sintesi del progetto

ActionAid lavora a Gaza dal 2007, nella parte centro-meridionale della Striscia, grazie a una consolidata rete di partner e al coordinamento con il Ministero dello Sviluppo Sociale, l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA), i cluster e gli altri attori umanitari. Per far fronte ai bisogni della popolazione sfollata, ActionAid ha disegnato un piano di risposta integrato, facendo scale-up delle attività già in corso. Le attività previste comprendono: a) Distribuzione di cibo e generi non alimentari (inclusi materassi, coperte e stoviglie); b) Distribuzione di kit per l’igiene e dignity kits (tra cui prodotti per l’igiene mestruale sapone, spazzolini da denti e altri articoli essenziali); c) Supporto psicosociale ai bambini traumatizzati e alle loro famiglie; d) Supporto e servizi di protezione per le donne; e) Acquisto di medicinali e fornitura di carburante per i centri sanitari e le cliniche mobili.

Il contributo richiesto alla Tavola Valdese copre la fornitura di supporto psicosociale e l’acquisto di dignity kits, dando priorità alle donne che necessitano protezione e a rischio sviluppare gravi disturbi di salute mentale. ActionAid implementerà le attività in collaborazione con la Palestinian Developmental Women Studies Association (PDWSA), già partner di progetti in corso.

Analisi di contesto

All’indomani del cessate il fuoco, entrato in vigore il 21 Maggio 2021, la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza appare drammatica. Il conflitto, che ha fatto seguito a settimane di crescenti tensioni dovute alla minaccia di sfratto di famiglie palestinesi da Gerusalemme Est e alle restrizioni di accesso alla Città Vecchia, ha causato 242 morti (di cui 65 bambini, 38 donne), 1.948 feriti (di cui 610 bambini e 398 donne), e 96.000 sfollati interni di cui 71.000 sono attualmente ospitati in 58 scuole dell’UNRWA e 35.000 nelle comunità ospitanti (Flash Update UNOCHA). Sebbene molti abbiano fatto ritorno nelle proprie case con la fine delle ostilità, ancora 3221 famiglie risultano in rifugi di emergenza. Gli attacchi israeliani hanno danneggiato abitazioni private, uffici governativi e le già fatiscenti infrastrutture essenziali tra cui 54 centri educativi, 6 ospedali e 11 cliniche di base presenti nella Striscia (incluso l’unico laboratorio di analisi per il coronavirus). Inoltre, ingenti sono i danni alla rete elettrica e di approvvigionamento idrico a causa dei quali 800,000 persone hanno limitato accesso ad acqua potabile mentre l’elettricità è disponibile solo 5 ore al giorno. Oltre ai bisogni materiali (cibo, acqua, coperte, materiale di igiene), tra la popolazione sfollata si è registrato un grave disagio psicologico, in particolare tra i bambini, mentre tra le donne è alto il rischio di violenza di genere (GBV).

Gaza City Centre, gaza strip

Il progetto è realizzato nella Striscia di Gaza, in particolare nella città di Gaza.

Periodo di implementazione

09/07/2021 - 31/10/2021

Destinatari

Diretti

  • 531 donne ricevono dignity kits
  • 800 donne partecipano a sessioni psicosociali di gruppo

 

Indiretti

Le famiglie e le comunità a cui appartengono le donne.

Strategia di progetto

Attività

  • Distribuzione di dignity kit a 531 donne sfollate 
  • Organizzazione di sessioni psicosociali di gruppo per 800 donne sfollate 

Outputs

  • 531 kit acquistati e distribuiti
  • 152 sessioni di supporto psicosociale organizzate

Risultati attesi

  • 531 donne hanno accesso ai dignity kits
  • 800 donne hanno ricevuto supporto psicosociale per diminuire i livelli di stress e paura legati alla situazione di conflitto

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